Al giorno d'oggi il volume di traffico radio è impressionante, come pure il livello di sofisticazione delle tecniche impiegate, per cui l'attività del monitoraggio delle comunicazioni radio sta diventando di estrema difficoltà, in particolare nel momento in cui per la trasmissione vengono utilizzate tecniche atte a diminuire il livello di probabilità di intercettazione (LPI: Low Probability Intercept), quali, ad esempio, tecniche di frequency hopping, spread spectrum, burst transmission e così via.

Ne consegue che nel mondo moderno vi sono svariate ragioni che giustifichino sofisticate attività di radioascolto e di radiomonitoraggio, nonché l'attività "duale" consistente nella "intercettazione del segnale" (ad esempio mediante una schermatura) per eliminare, mascherare o confondere il segnale da ricevere.

Prima di tutto si fa ciò per ragioni connesse con la difesa e la sicurezza nazionale: tutte le forze armate, in tutto il mondo, esercitano da sempre attività di monitoraggio delle trasmissioni radio, sia di forze amiche sia, a maggior ragione, di forze ostili, così da avere informazioni appropriate su movimenti, localizzazioni e via dicendo. Recentemente questa attività è diventata ancora più importante anche per combattere e, per quanto possibile, prevenire l'uso di comunicazioni radio da parte di organizzazioni criminali o terroristiche.

Ma vi sono anche ragioni di sicurezza industriale che richiedono un attento e accurato radioascolto, per prevenire e contrastare fughe di informazioni riservate relative a progetti e proposte tecniche e commerciali.

In tutte queste occasioni è a volte necessario anche mascherare il segnale utile, mediante tecniche diverse e da valutare di volta in volta.

Un'altra ragione che giustifichi il radiomonitoraggio riguarda la sicurezza delle comunicazioni, ad esempio per il controllo delle comunicazioni di traffico aereonavale e/o di organizzazioni di pronto intervento e/o protezione civile, ovvero per prevenire altri usi impropri dello spettro delle radiofrequenze che possano, in qualche maniera, causare pericolo alla vita dei cittadini.

Una volta che si sia individuato, e ricevuto, il segnale desiderato è poi sovente necessario identificare da dove detto segnale venga trasmesso: ecco che subentra una specifica attività atta a localizzare la stazione trasmittente, sia che si tratti di trasmittente fissa, sia che si tratti di veicolo in movimento.

Vi sono alcune tecniche consolidate per la radiolocalizzazione, tutte per lo più basate sull'analisi ed elaborazione dei medesimi segnali raccolti da almeno due stazioni riceventi sufficientemente distanti l'una dall'altra.

Da ultimo, ma non meno importante per le conseguenze che può avere se trascurata, sta prendendo piede l'attività di prevenzione nei confronti del cosiddetto "IEMI: Intentional Electromagnetic Interference", intensi segnali di disturbo creati ad arte per scopo doloso, terrorismo, ecc.

Tra gli elementi più importanti per poter svolgere le attività di cui sopra meritano di essere menzionati i sistemi di antenna, sovente sofisticati sia per la natura degli elementi captanti sia per la necessità di una rapidissima "rilocalizzazione" degli stessi. In effetti un sistema di ricevitori, seppur ottimo, può perdere molta della sua efficacia a causa di un sistema di antenna - palo, commutatori, rotori, antenne, connessioni - poco adatto, o troppo complesso, o troppo difficile/complicato da smontare e rimontare in tempi brevi.

Nei sistemi di antenna IBD può proporre soluzioni studiate da una azienda statunitense, con la quale IBD collabora da anni, rielaborate per il mercato Europeo da una azienda francese, sempre con il supporto di IBD: un intero catalogo di oltre cento pagine, antenne da pochi Hertz sino a oltre 50 GHz, supporti fissi e mobili, sistemi di posizionamento, di commutazione, e quant'altro necessario all'attività del radioascolto e della radiolocalizzazione.

Il monitoraggio e la radiolocalizzazione poi necessitano di strumenti specifici: la stretta collaborazione con Narda permette di avvalersi di soluzioni specifiche tecnologicamente all'avanguardia e appositamente studiate per questo scopo, con indubbi vantaggi per il Cliente.

Ultimo aspetto da tenere in considerazione è quello relativo alla schermatura, leggera o pesante che sia, di ambienti che si vogliono protetti da inopportuni trasferimenti di energia elettromagnetica dall'interno verso l'interno e viceversa.